Il popolo delle partite IVA:
Chi sono i soggetti che possono averla
Con il termine popolo delle partite IVA, si considera una fetta della popolazione lavoratrice che non ha attività fissa, o che si dedicata ad attività di libero professionista anche sul web. Recenti ricerche hanno dimostrato che si parla quasi del 15% della popolazioni attiva. E tra questi si vengono ad introdurre anche i liberi professionisti sul web, ovvero soggetti che svolgono differenti attività direttamente sul mercato on-line.
Non si parla solo di piccole aziende, ma anche di singoli soggetti che aprono la partita IVA al fine di svolgere in maniera regolare la propria attività lavorativa come un libero professionista. Il popolo delle partite IVA è in continuo aumento, ma non sempre è semplice riuscire a districarsi sulle innumerevoli normative previste dal fisco. Di seguito andremo ad analizzare il nuovo regime forfettario per il professionista sul web.
Il regime forfettario attuale:
Quali sono i requisiti in campo fiscale
Da 2016 è possibile, per determinati soggetti e imprese detentrici di partita IVA, sostituire il regime ordinario o semplificato con quello forfettario. Tale sistema ha abrogato quello dei Regimi Minimi, introducendo una nuova realtà di tipo semplificato e forfettario.
Il termine forfettario sta ad indicare che il reddito non è considerato dai singoli aspetti analitici dell’attività lavorativa, ma in maniera generale in base a una serie di valori che corrispondono alla redditività, in base all’attività che viene svolta nel soggetto.
Se si rientra quindi in questi parametri si potrà chiedere di aderire al regime forfettario invece di quello a contabilità ordinaria o semplificata. Ma quali sono questi parametri? Di seguito elenchiamo alcuni degli elementi che permettono a un professionista sul web di poter prendere parte a tale sistema:
- p.iva: il primo fattore da considerare è l’essere in possesso di una partita IVA;
- reddito: nell’anno precedente i ricavi conseguiti dalla propria attività non devono aver superato una determinata soglia in base alla tipologia di attività svolta;
- non si devono percepire stipendi come dipendente superiori ai 30.000€ annui;
- le spese per le attività lavorative non devono superare i 5.000€ annui.
La normativa del regime forfettario:
I vantaggi
Nel momento in cui sono presenti questi requisiti, sarà possibile rientrare all’interno del regime forfettario e quindi avere una serie di vantaggi:
- tassazione agevolata: per i primi cinque anni di attività dal momento dell’apertura, la tassazione con imposta sostitutiva sarà pari al 5%. Dal sesto anno in poi salirà al 15%;
- studi di settore: il regime forfettario non è soggetto agli studi collegati all’attività che viene svolta, i quali stabiliscono un congruo reddito che deve essere prodotto ogni anno;
- fatture e registri: non vi è l’obbligo di mantenere i registri IVA, ma solo di numerare le fatture in ordine consequenziale;
- detrazione IVA: al momento dell’emissione delle fatture non sarà aggiunta l’IVA.
Come aprire la partita IVA:
La sua creazione e sopravvivenza
Aprire la partita IVA è qualcosa di abbastanza semplice. Basta recarsi direttamente all’agenzia dell’entrate o preferibilmente da un commercialista di fiducia e decidere di aprire tale posizione. saranno necessarie i documenti dell’azienda oppure se si è liberi professionisti il proprio documento di riconoscimento e codice fiscale.
Vi sono una sere di considerazione da fare. Anche se aprire la partita IVA è semplice, non lo è invece la sua gestione. Per chi voglia sviluppare un’attività da professionista è qualcosa di necessario, così come per chi decide di voler entrare sul mercato del web. Non è possibile effettuare delle operazioni commerciali o delle prestazione d’opera senza la presenza della partita IVA.
Però vi sono una serie di leggi e normative che devono essere rispettate e quindi conosciute. Aprire la partita IVA non significa poter scaricare e dedurre tutte le spese. Inoltre in base alla tipologia di attività che viene svolta sarà necessario scegliere la tipologia di regime in cui rientrare. Inoltre l’apertura della stessa implica dei costi.
Gli adempimenti fiscali devono essere rispettati in base alla tipologia di contabilità a cui aderite. Le spese variano e tra questi si deve considerare anche la presenza di un professionista di settore o di un consulente anche se per esempio avete optato per un regime semplificato.
Il professionista sul web:
L’importanza del gruppo
Aprire una partita IVA alle volte è obbligatorio se si sceglie di voler svolgere delle attività sul web. Una volta entrato nel mercato per poter promuovere il proprio ruolo di professionista web potrebbe essere molto utile collegarsi ad associazioni o gruppi che possano permettere di potenziare le tue conoscenze e quindi dare visibilità al tuo brand.
Il web è un luogo immenso, dove la visibilità è l’elemento fondamentale. Spesso però si ha a che fare con società o aziende che hanno un potere economico molto ampio e quindi la capacità di monopolizzare l’attenzione del potenziale cliente. Poter quindi entrare in realtà che convogliano diversi liberi professionisti web e piccole aziende potrebbe essere il primo passo non solo per affacciarsi senza troppe spese sul web, ma anche far conoscere il brand e i prodotti che vengono offerti. Per un libero professionista del web questo è il primo passo.
Conclusioni
Come tutti gli elementi ha dei vantaggi e svantaggi. Infatti vi saranno delle spese che si dovranno effettuare e ovviamente in base all’attività lavorativa svolta e alla tipologia di regime fiscale anche delle tasse da dover versare allo stato. Per poter essere tranquilli e svolgere la propria attività il consiglio più pratico è quello di affidarsi a un consulente.
Se si entra a far parte di un gruppo o di un’associazione sul web, spesso questi vengono messi a disposizione dei singoli associati. Certo potrebbe essere una spesa aggiuntiva, ma comunque è preferibile rispetto a fare errori nella propria contabilità. per chi invece decide di non affidarsi a un commercialista, è importante sempre tenersi aggiornati su quelle che sono le novità in materia fiscale.
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