Con la fattura elettronica che è diventata obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2019, cominciano anche i dubbi sul suo utilizzo e anche sui pagamenti connessi alla fattura medesima.
Ad esempio un dubbio sorge per quanto riguarda l’imposta di bollo sul’e-fattura: come si può pagarla? Sappiamo che la marca da bollo da 2 euro è un tributo alternativo all’IVA, e infatti va applicato solamente per le fatture emesse senza addebito dell’IVA. Il meccanismo è il seguente, per le fatture che hanno importo superiore a 77,47 euro la marca da bollo va applicata, siano esse elettroniche o cartacee; sulle fatture che abbiano invece un valore inferiore a quello sopra citato, la marca da bollo non va mai messa.
Infine, sulle fatture che contengono sia importi IVA che importi non soggetti IVA, bisogna applicare la marca da bollo solamente se gli importi senza IVA superano la stessa cifra, vale a dire 77,47 euro.
Ma come funziona oggi il pagamento della marca da bollo con la fattura elettronica?
Imposta da bollo e fatturazione elettronica
Con l’entrata in vigore della fattura elettronica, cambiano le regole per il pagamento dell’imposta da bollo. Il chiarimento su questo tema, che ha destato più di una perplessità, viene direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che con il comunicato stampa 224 del 28 dicembre 2018 ha chiarito che cosa succede ora con l’e-fattura.
Il Ministero infatti ha chiarito che, semplicemente, cambieranno le modalità di pagamento delle imposte di bollo per chi vi è assoggettato.
In particolare con l’ingresso della fattura elettronica, sarà l’Agenzia delle Entrate al termine di ogni trimestre a comunicare quanto è dovuto sulla base delle fatture elettroniche che si hanno inviate.
Sostanzialmente la fattura elettronica viene inviata per mezzo del sistema di interscambio, che consente all’Agenzia delle Entrate di tenere traccia di ogni emissione di fattura. Proprio grazie a questo sistema è possibile per l’Agenzia delle Entrate conteggiare il numero di fatture emesse ed alla fine del conteggio comunicare, con cadenza trimestrale, il dovuto per le imposte di bollo.
Sulla base dei dati delle e-fatture conteggiate nel Sistema di Interscambio, sarà possibile quindi rielaborare tutto il dovuto e sul suo sito permetterà agli interessati di vedere quanto e quando devono pagare per le imposte di bollo. Le imposte stesse saranno quindi rielaborate in un totale unico che poi potrà essere pagato in due modalità:
- con addebito del totale sul conto corrente bancario o sul conto postale
- per mezzo del modulo F24 che viene messo a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate stessa.
A riguardo già si parla di “imposta di bollo virtuale” che quindi sarà sempre assolta, ma in modo diverso dal euro tradizionale.
Su cosa si applica il bollo virtuale?
Ricordiamo che l’imposta di bollo è da applicare sulle:
- operazioni escluse dall’IVA
- operazioni non imponibili che riguardano operazioni come esportazioni, servizi internazionali, cessioni ad esportatori abituali, esportazioni indirette
- fatture dei regimi dei minimi quindi senza addebito IVA
- operazioni che non rientrano nei campi IVA per mancanza di presupposto soggettivo, territoriale o oggettivo
- operazioni esenti IVA.