Spesso quando si parla dell’apertura della partita iva si sottintende l’iscrizione in primis ad un ordine professionale. Infatti spesso e volentieri per poter esercitare è necessario essere iscritti ad un ordine ( e per farlo bisogna essere in possesso di un titolo di studio in base al settore).
Ora non sempre ciò è vero dato che per alcuni settori, non essendoci un ordine professionale, è possibile lo stesso “operare” e iscriversi (facendo richiesta per l’apertura della partita iva).
Ma ora ciò su cui vorrei concentrarmi è il reale beneficio degli ordini professionali. In molti casi è davvero utile, interessante (per i benefits e supporti erogati) ed obbligatorio -come dicevo poco fa-. Analizziamo sempre in base al proprio settore se l’ordine, con una sezione provinciale in genere in zona, sia davvero utile e funzionale all’attività.
Talvolta per poter lavorare con determinate aziende è possibile solo grazie al supporto dell’ordine di riferimento ma non solo. Spesso vengono garantite tutele economiche fiscali, agevolazioni, coperture assicurative vantaggiose e a volte benefits come la posta elettronica certificata, la fatturazione elettronica, sito web o promozione online della propria attività.
Insomma non tutto è rose e fiori… Mi piacerebbe raccogliere appunto determinate testimonianze riguardo ai vari ordini professionali presenti in Italia, parametrizzando sempre con un’analisi costi/benefici e pro/contro in generale.
Io sono a favore dello snellimento dei processi aziendali e all’abbattimento della burocrazia, ovviamente ove possibile, oltre all’ottimizzazione dei costi.
Commentate qui sotto e vedremo di affrontare gli argomenti.